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L’estate che sciolse ogni cosa – Tiffany McDaniel

Titolo: L’estate che sciolse ogni cosa
Autore: Tiffany McDaniel
Data pubblicazione: 10 Luglio 2017
Editore: Atlantide
Genere: Narrativa contemporanea
Pagine: 384
Voto: 📖📖📖📖📖

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Trama:
Ci sono estati che ti entrano sotto la pelle come ricordi eterni. Per il giovane Fielding Bliss quell’estate è il 1984, l’estate che cambierà per sempre la sua esistenza e quella di tutti gli abitanti di Breathed, Ohio. Qui, in una giornata dal caldo torrido, il diavolo arriva rispondendo all’invito pubblicato sul giornale locale da Autopsy Bliss, integerrimo avvocato convinto di saper distinguere il bene dal male, e padre di Fielding. Nessuno in paese si sarebbe mai aspettato che Satana avrebbe risposto. E tantomeno che si sarebbe palesato come un tredicenne dalla pelle nera e dalle iridi verdi come foglie, eppure quel ragazzo uscito dal nulla sostiene davvero di essere il diavolo.

A incontrarlo per primo è Fielding, che lo porta con sé a casa. I suoi genitori subito pensano che il giovane, che sceglierà di farsi chiamare Sal, sia scappato dalla propria famiglia, eppure le ricerche non portano a nulla, e in lui sembra esserci veramente qualcosa di impenetrabile e misterioso. Qualcosa che gli abitanti di Breathed non capiscono e li farà persuadere che quel ragazzo dalle lunghe cicatrici sulle spalle sia realmente quello che dice di essere: il diavolo. Intanto, un’afa incredibile scioglie i gelati e i pensieri e confonde i rapporti e le certezze, il senso del bene e del male, dell’amore e della sofferenza, della fiducia reciproca e della paura.

Lestate che sciolse ogni cosa” è uno di quei libri che creano particolare difficoltà al momento della recensione.
Questo libro ha suscitato in me diverse emozioni, molto forti e totalizzanti, ed è difficile a fine lettura non rimanere colpiti a tal punto che serve del tempo per metabolizzare il tutto.

“Il caldo arrivò insieme al diavolo. Era l’estate del 1984 e il diavolo era stato invitato. Quel caldo torrido, no. C’era da aspettarselo che arrivassero insieme. Dopo tutto, il caldo non è forse il volto del diavolo? E a chi è mai capitato di uscire di casa senza portarselo dietro?
Era una caldo che non scioglieva soltanto le cose tangibili, come i cubetti di ghiaccio, il cioccolato, i gelati. Ma anche l’intangibile. La paura, la fede, l’ira, e ogni collaudato modello di buon senso. Scioglieva l’esistenza della gente, gettandone il futuro in cima al mucchio di terra sulla pala del becchino.”



Il titolo è sicuramente evocativo perché per Fielding Bliss, quell’estate, è stata l’inizio e la fine di tante cose.
Molte delle sue sicurezze si sono sciolte nel sole cocente dell’Ohio che nel 1984 si è ritrovato con una delle estati più calde che si siano mai viste.

Tutto ha inizio con una lettera scritta dal padre di Fielding – Autopsy Bliss – indirizzata al diavolo.
Di certo però non si sarebbe aspettato che quella provocazione pubblicata nel giornale avrebbe portato nella sua cittadina il diavolo in persona.
Ma non è stato così.

Alle porte di Breathed, si presenta questo ragazzo nero con degli occhi verdissimi che dice di essere il diavolo.
Il primo ad incontrarlo è Fielding che lo porta subito dal padre.
E da lì in poi, tutto cambierà per sempre.

Ogni personaggio citato in questo libro ci apre un mondo a parte con diversi messaggi al suo interno.
Potremmo definire Fielding come protagonista perché la narrazione è dal suo punto di vista e ci racconta gli episodi di quell’estate e tutte le sue conseguenze.
Il testo è frammentato in due parti, il presente dove troviamo Fielding ottantenne e il Fielding del passato.

Il 1984 è un anno che ha significato tanto sia nel mondo della letteratura che nel mondo in generale.
Un anno di svolte e di consapevolezze come l’esistenza dell’HIV, il modo in cui veniva percepita e il trattamento riservato alle persone che la contraevano.
L’ignoranza, l’omosessualità, il razzismo, lo sguardo verso il diverso, la pazzia.

Questo libro fa riflettere e fa anche male perché porta alle luce le conseguenze di certe azioni e come queste si propaghino nel tempo e influiscano nella psiche di una persona.

Fielding quando parla è un uomo anziano ma allo stesso tempo non è mai uscito da quell’estate.
Quel caldo soffocante non lo ha mai abbandonato e ogni sua giornata è ricolma del suo passato.

Non è una lettura facile e non la consiglierei a chi sta cercando qualcosa di semplice ma a chi cerca qualcosa che rimanga impresso, qualcosa che sia difficile da dimenticare.

Per me “L’estate che sciolse ogni cosa” lo è stato, si è tatuata nella mia memoria e non la dimenticherò.

Per il momento è tutto, alla prossima!