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Il vecchio che leggeva romanzi d’amore

Titolo: Il vecchio che leggeva romanzi d’amore
Autore: Luis Sepúlveda
Data pubblicazione: 28 gennaio 2016
Editore: Guanda
Genere: Narrativa contemporanea
Pagine: 132
Voto:  📖📖📖📖

Trama:
Il vecchio Antonio José Bolivar vive ai margini della foresta amazzonica equadoriana. Vi è approdato dopo molte disavventure che non gli hanno lasciato molto: i suoi tanti anni, la fotografia sbiadita di una donna che fu sua moglie, i ricordi di un’esperienza, finita male, di colono bianco e alcuni romanzi d’amore che legge e rilegge nella solitudine della sua capanna sulla riva del grande fiume. Ma nella sua mente, nel suo corpo e nel suo cuore è custodito un tesoro inesauribile, che gli viene dall’aver vissuto “dentro” la grande foresta, insieme agli indios shuar: una sapienza particolare, un accordo intimo con i ritmi e i segreti della natura che nessuno dei famelici gringos saprà mai capire.



“Era amore puro, senza altro fine che l’amore stesso. Senza possesso e senza gelosia. ‘Nessuno riesce a legare un tuono, e nessuno riesce ad appropriarsi dei cieli dell’altro nel momento dell’abbandono.

 

Il vecchio che leggeva romanzi d’amore” è il mio secondo approccio con Luis Sepúlveda, un approccio però più maturo rispetto a quello precedente.
Quali sono state quindi le mie impressioni?

Questo libricino, che conta un centinaio di pagine, mi è piaciuto veramente tanto.
Prima di tutto mi è piaciuta la scrittura dell’autore che ho trovato esaustiva e intuitiva nonostante non si perdesse in particolari dettagli.
Non so come spiegare ma quello che c’era da dire è stato detto, senza perdersi in particolari fronzoli proprio perché – a mio parere – il messaggio che l’autore voleva mandare è stato recepito.

Quello che evince infatti dalla storia del vecchio Antonio José Bolivar è proprio la semplicità e il rapporto stesso con la natura.
La sua storia è riuscita a trasparire forte e chiara tra le pagine e in quelle righe il lettore trae insegnamento e nel mio caso anche fascino da una vita che si basa su poche cose e che si attacca alla sacralità della natura.
E questo aspetto è sempre contrapposto al consumismo e all’avarizia umana che pensa sempre al profitto e al potere, senza mai provare e mettersi nei panni del prossimo o in quelli che considerano diverso.

Insomma, come ne “Il piccolo principe” di Antoine de Saint-Exupéry, Luis Sepúlveda ti apre la mente e il cuore senza dilungarsi in tante pagine, ma in poche semplici righe.

Per il momento è tutto, alla prossima!